Le fatture estere ricevute devono essere contabilizzate mediante l’integrazione e/o la creazione dell’autofattura. L’integrazione e l’emissione di autofatture riferite a fatture ricevute in modalità analogica da fornitori esteri non residenti, non stabiliti e non identificati in Italia, avvengono mediante la generazione di un documento elettronico di tipo TD17, TD18 e TD19 da trasmettere al SDI.

Nomadi digitali

I nomadi digitali svolgono attività lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto in via autonoma o per un’impresa anche non residente in Italia.

La residenza all’estero

Essere residenti all’estero non vuole dire semplicemente abitare all’estero ed essere iscritti all’AIRE bensì avere all’estero il vero e proprio centro di affari ed interessi economici, familiari e sociali. Il Fisco potrà avviare una vera e propria attività investigativa volta a reperire questi requisiti.

Investire all’estero

Chi è residente in Italia deve dichiarare anche i redditi prodotti all’estero. Nella dichiarazione dei redditi verranno scomputate eventuali tasse già pagate in altro Paese.
Chi è residente in Italia deve dichiarare anche immobili, conti correnti ed altri investimenti posseduti all’estero, compilando il quadro RW della dichiarazione dei redditi.