
Cos’è la contabilità di magazzino
Il magazzino è un aspetto essenziale per le attività commerciali che producono e vendono prodotti fisici.
La contabilità di magazzino è l’insieme delle rilevazioni dei movimenti dei beni, finalizzate a determinare la composizione qualitativa, quantitativa e monetaria delle scorte aziendali.
Essa rileva i movimenti in entrata e in uscita dei prodotti finiti, delle materie e delle merci.
La tenuta della contabilità di magazzino è fondamentale per l’organizzazione aziendale e i risultati economici dell’impresa.
Permette all’azienda di avere sempre a portata di mano un inventario contabile che viene aggiornato in tempo reale.
La contabilità di magazzino serve a:
• controllare il livello delle scorte in ogni momento della gestione segnalando le necessità di approvvigionamento
• comunicare al servizio commerciale i dati delle rimanenze alla fine dell’esercizio
• rendere possibile il calcolo dei costi d’acquisto e di produzione
• adempiere agli obblighi fiscali
La contabilità di magazzino si basa su dei documenti originari attraverso i quali è riscontrabile la sequenza dei passaggi dei beni all’interno di un’impresa, come le bollette di prelievo per il trasferimento di materie dal magazzino ai reparti di produzione e le bollette di scarico per la consegna ai clienti dei prodotti finiti.
Gli strumenti della contabilità di magazzino
La contabilità di magazzino è costituita nello specifico da due documenti:
• il giornale di magazzino
• il mastro di magazzino
Il giornale di magazzino è il registro nel quale vengono rilevati cronologicamente tutti i movimenti in entrata e in uscita dei beni dal magazzino, documentando in tempo reale le variazioni delle scorte.
Il mastro di magazzino è invece l’insieme delle schede intestate ad ogni bene trattato dall’impresa. In ogni scheda vengono rilevate le esistenze iniziali, le quantità in entrata e in uscita, le rimanenze finali e tutti i dati necessari per la gestione delle scorte.
Obbligo fiscale di tenuta della contabilità di magazzino
L’obbligo fiscale di tenuta della contabilità di magazzino riguarda le imprese che hanno superato specifici livelli dimensionali e che devono rispettare quindi precise norme fiscali.
L’art. 14 del DPR 600/1973 stabilisce che i contribuenti sono tenuti all’obbligo di magazzino fiscale a partire dal secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui l’impresa ha superato per la seconda volta consecutiva i seguenti parametri di limite:
• Ricavi d’esercizio Euro 5.164.568,99
• Rimanenze di magazzino Euro 1.032.913,80
Quindi l’obbligo della contabilità di magazzino cessa nel momento in cui i ricavi sono superiori a euro 5.164.568,99 ma le rimanenze sono inferiori a euro 1.032.913,80 o viceversa.
Nello specifico il suddetto obbligo fiscale riguarda:
• le imprese individuali che esercitano un’attività commerciale
• le società di capitali
• le società di persone
• gli enti commerciali
• le società cooperative e di mutua assicurazione
• gli enti non commerciali solo per ciò che riguarda le attività commerciali esercitate.
Non sono obbligati alla tenuta della contabilità di magazzino le imprese individuali e le società di persone che lavorano in regime di contabilità semplificata, i privati e liberi professionisti e i titolari di attività commerciali occasionali.
I soggetti citati devono tenere la contabilità fiscale di magazzino se residenti in Italia.
Nel caso avessero residenza all’estero, le scritture di magazzino devono essere tenute solo per ciò che riguarda le attività commerciali esercitate in Italia.
Per avere maggiori informazioni sulla contabilità di magazzino della tua azienda, contattaci o scrivici nei commenti.