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Cos’è il controllo di gestione
Il controllo di gestione chiamato anche controllo direzionale, è un insieme di tecniche e strumenti indispensabili per il controllo e la pianificazione dell’andamento aziendale.
Definisce i vari piani d’azione che vengono elaborati per raggiungere gli obiettivi strategici di medio e lungo periodo.
La figura che solitamente si occupa a livello tecnico dello svolgimento del controllo viene chiamata “controller”. Inoltre, molte aziende utilizzano degli specifici software gestionali.
Non è possibile una crescita aziendale senza un corretto controllo di gestione, strumento essenziale all’interno di una realtà aziendale.
L’azienda moderna ha bisogno di un imprenditore consapevole e di strumenti efficaci, tra questi vi è appunto il controllo di gestione che potrebbe essere riassunto con una frase di Philip Crosby, manager della qualità: “Le cose buone capitano solo se sono state pianificate, le cose cattive capitano da sé”.
Cosa fa il controllo di gestione
Il controllo di gestione permette quindi di valutare l’andamento aziendale e pianificare gli obiettivi operativi, ottimizzare le risorse economiche aziendali, evidenziare il ruolo di ogni unità produttiva e migliorare le strategie di marketing per ampliare le possibilità di guadagno.
La sua importanza deriva dal fatto che attraverso questa attività è possibile analizzare ogni risorsa economica e fattore produttivo permettendo l’impiego delle risorse nel modo più giusto ai fini del profitto e del raggiungimento degli obiettivi operativi.
Affinchè un’azienda sia efficiente, non basta che svolga l’attività ma è necessario che pianifichi.
Per quanto riguarda gli enti locali, precisiamo che l’obbligo di istituire il controllo di gestione è stato previsto dal d.lgs 77/95 della riforma dell’ordinamento contabile Enti locali.
Come si fa il controllo di gestione?
Come fare il controllo di gestione: le quattro fasi
Gli strumenti per il controllo di gestione possono essere definiti come le quattro fasi differenti in cui si suddivide:
• La pianificazione
• La valutazione
• L’implementazione
• Il monitoraggio
La pianificazione è una fase fondamentale poiché vengono decisi gli obiettivi aziendali rapportati ai possibili rischi e ai dati precedenti.
È la fase più complessa poiché occorre definire il modello di business dell’attività e la strategia.
Inoltre, è necessario individuare le variabili fondamentali per creare una previsione sostenibile e un’adeguata misurazione dei risultati.
Gli strumenti più utilizzati in questa fase sono il Business Plan ed il Budget.
Successivamente, durante la valutazione si cerca di capire se gli obiettivi aziendali sono essere raggiungibili e si cerca di trovare gli strumenti idonei e le strategie di business più efficaci per la loro realizzazione.
L’implementazione è poi la fase più pratica e concreta del controllo di gestione. Vengono definite le tempistiche e viene deciso il budget aziendale con strumenti e risorse.
In un secondo tempo si procede con l’esecuzione del progetto tenendo come riferimento il percorso scelto durante le fasi precedenti.
L’ultima fase è rappresentata poi dal monitoraggio che è il punto finale del controllo di gestione. Durante il processo di valutazione vengono individuati anche nuovi obiettivi al fine di garantire risultati sempre migliori.
In questa fase si controlla, quindi, che l’azienda sia sulla “rotta stabilita” e questo controllo deve essere effettuato periodicamente e in tempi utili per potersi poi attivare in caso di un cambio di direzione.
Si confrontano quindi gli obiettivi aziendali con i risultati raggiunti.
Riassumendo, la buona volontà dell’imprenditore, la corretta tenuta della contabilità e di tutti gli adempimenti previsti dalla normativa sono requisiti necessari ma non sufficienti per condurre l’azienda.
Il controllo di gestione è quindi lo strumento efficace per prendere decisioni ed avere il controllo di tutta l’azienda, sia che si tratti di una ditta individuale o di una grande impresa.