Continuità aziendale: come gli imprenditori di oggi possono garantire il futuro delle loro aziende?

La continuità aziendale è il presupposto in base al quale, nella redazione del bilancio, l’impresa è considerata in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile futuro, senza che vi sia l’intenzione o la necessità di cessare l’attività. 

 Il percorso di vita di un’azienda deve fare i conti, almeno una volta l’anno, con uno stop, un attimo di riflessione in cui “si parla del bilancio”. 

 I tre prospetti che costituiscono il bilancio e che sono utilizzati per monitorare lo stato di salute della tua attività e, di conseguenza, la continuità aziendale, sono lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario. 

 Lo Stato patrimoniale 

Lo stato patrimoniale può essere considerato come un’istantanea della posizione finanziaria dell’azienda – ciò che l’azienda possiede e ciò che deve – in un determinato momento, come alla fine di un mese, trimestre o anno. 

Le cose che l’azienda possiede sono chiamate attività, come denaro disponibile in banca, rimanenze di magazzino, veicoli, attrezzature, edifici e crediti, denaro che i clienti devono per le vendite effettuate ma non ancora incassate. Gli elementi che l’azienda deve sono chiamati passività, come i debiti, acquisti che l’azienda ha fatto ma non ha ancora pagato; imposte dovute, stipendi, prestiti e mutui.

La differenza tra ciò che l’azienda possiede (attività) e ciò che deve (passività) è chiamata patrimonio netto. In altre parole, dopo che tutti i debiti sono state pagate e tutti gli obblighi sono stati adempiuti, qualsiasi valore rimanente appartiene ai proprietari. 

 Il conto Economico 

Il conto economico rappresenta i ricavi ed i costi che l’impresa ha realizzato nel corso dell’anno. Il risultato finale di conto economico

confluirà nel patrimonio netto, incrementando (o decrementando in caso di perdita) la ricchezza accumulata dall’azienda nel corso degli anni. 

 I ricavi ed i costi della gestione caratteristica dell’azienda sono compresi rispettivamente nel valore e nei costi della produzione, ovvero la “parte alta” del conto economico.

Nella “parte bassa”, invece, ci sono i componenti positivi e negativi delle gestioni residuali, quali la gestione finanziaria (interessi attivi e passivi), la gestione delle rettifiche di valore (rivalutazioni o svalutazioni) e la gestione delle imposte dell’esercizio. 

 Il Rendiconto Finanziario

Il rendiconto finanziario è il prospetto che permette di capire in che modo l’impresa ha generato e assorbito liquidità.

Nella fattispecie il rendiconto finanziario permette di capire la liquidità generata o assorbita dalla gestione caratteristica, dalla gestione investimenti, finanziaria e straordinaria. 

guardare al futuro aziendale

La continuità aziendale nella revisione legale 

Il revisore legale rappresenta la sentinella della continuità aziendale. Nelle fasi di pianificazione, di svolgimento delle attività di revisione e di certificazione finale, il revisore deve valutare la persistenza della continuità aziendale. 

Il revisore deve, pertanto, monitorare che la Direzione abbia adeguatamente valutato la sussistenza del presupposto della continuità aziendale. 

Il revisore deve, altresì, prevedere un’adeguata informativa qualora rilevi significativi elementi di incertezza sulla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. 

 

La continuità aziendale nelle verifiche del Collegio sindacale 

Il collegio sindacale svolge il compito di vigilanza sull’osservanza della legge e dello statuto. 

Il collegio sindacale monitora costantemente che l’azienda si doti di adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili al fine di garantire il presupposto della continuità aziendale. 

Ma il collegio sindacale è ora qualcosa di più, svolge la funzione di tutor che accompagna la Direzione nella definizione di un’organizzazione adeguata al business svolto.

Per qualsiasi ulteriore approfondimento ed informazioni su come preservare la continuità aziendale della tua azienda o della tua start up,  contatta il Dott. Marco Mancini